È stato pubblicato sul sito web dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) l’avviso con cui si comunica che il rinnovo per l’anno 2025 dell’iscrizione all’elenco degli operatori del settore del gioco c.d. “Elenco RIES” di cui all’art. 1, comma 82, della Legge n. 220/2010 dovrà essere effettuato entro il 20 gennaio 2025.
La pratica – che può già essere avviata – dovrà esser gestita esclusivamente in modalità telematica, accedendo all’area riservata dell’ADM, utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS e seguendo le indicazioni fornite nel documento “guida alle nuove modalità di accesso” e nella sezione assistenza online del sito ADM appositamente dedicata alle pratiche RIES.

A partire dal 21 gennaio 2025, sul sito istituzionale, sarà quindi disponibile esclusivamente l’elenco degli iscritti per il 2025, e le posizioni di coloro che non avranno provveduto al rinnovo dell’iscrizione per tale anno non saranno più visualizzabili.
Il rinnovo è subordinato al pagamento di 150,00 euro (secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 533- bis Ln. 266/2005) da versare tramite F24 con codice tributo n. 5216 (risoluzione AdE n. 23/E del 24.02.2011) e all’assolvimento dell’imposta di bollo di 16,00 euro.

Il pagamento tramite F24 deve essere effettuato con il codice fiscale del titolare della ditta o con il codice fiscale della società che rinnova l’iscrizione o al più con il codice fiscale del rappresentante legale.
Si specifica, inoltre, che è sempre possibile procedere ad una nuova iscrizione per il 2024 fino al 31 dicembre 2024, e per il 2025 a partire dal 1° gennaio 2025.
Come già diverse volte evidenziato (cfr. le circolari Fipe richiamate in calce), infine, si ricorda che l’art. 27 del D.L. n. 124/2019, c.d. “Fiscale”, convertito con modificazioni dalla L. n. 157/2019 (circolare Fipe n. 116/2019), ha previsto l’abolizione dell’attuale elenco degli operatori del settore del gioco (RIES), disponendo l’istituzione del Registro unico degli operatori del gioco pubblico (destinato ad assorbire il citato elenco RIES), la cui entrata a regime, tuttavia, implica l’adozione di un Decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, non ancora emanato.

Clicca qui per leggere la CIRCOLARE n. 163 del 4 novembre 2024.

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